COS’E’ CARBOMARK

Carbomark è un’iniziativa pilota che istituisce un mercato volontario del carbonio caratterizzato dalla dimensione “locale”, cioè dalla prossimità geografica tra chi acquista e chi vende le quote di carbonio.

L’iniziativa è il frutto della collaborazione tra Regione del Veneto, Regione Friuli Venezia Giulia, Università degli Studi di Padova e Università degli Studi di Udine.

L’Unità di Progetto Foreste e Parchi della Regione del Veneto ha promosso e coordinato l’iniziativa pilota, trovando interesse e riscontro nella Direzione Centrale Risorse Rurali, Agroalimentari e Forestali della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. Le due regioni hanno promosso e realizzato l’istituzione e l’organizzazione del mercato. I dipartimenti Territorio e Sistemi Agro-Forestali dell’Università di Padova e di Scienze Agrarie e Ambientali dell’Università di Udine hanno collaborato con le loro competenze scientifico-metodologiche.

Carbomark è attivo in Veneto e Friuli Venezia Giulia e i benefici ambientali che questo mercato determina rimangono a beneficio di questi territori: le iniziative di mitigazione finanziate dal mercato sono infatti realizzate proprio in questi territori.

La vicinanza fisica dei soggetti che partecipano al mercato contribuisce significativamente ad aumentare la visibilità e la credibilità del meccanismo di scambio delle quote di carbonio facilitandone l’apprezzamento sia da parte degli operatori che dei cittadini.

Carbomark incoraggia:

* la mitigazione dell’effetto dei gas serra, favorendo la fissazione del carbonio su scala locale;

* la generazione di reddito per le zone svantaggiate, dando valore al servizio di fissazione del carbonio fornito dall’ecosistema foresta;

* l’adozione di strategie di compensazione presso le varie amministrazioni locali;

* l’attuazione di misure per ridurre e mitigare il proprio impatto ambientale da parte delle aziende emettitrici.

COME OPERA CARBOMARK

Carbomark è un vero e proprio mercato.

Oggetto di scambio in questo particolare mercato sono i “crediti” di carbonio: ogni scambio indica che c’è qualcuno che compera dei crediti di carbonio, e così facendo sostiene, col suo acquisto, altri soggetti che si impegnano a sottrarre dall’atmosfera gas serra come l’anidride carbonica.

Esistono mercati regolamentati per legge e mercati che operano sulla base di un’adesione volontaria. Il Piano di commercio delle emissioni di gas dell’Unione Europea (European Union Greenhouse Gas Emission Trading Scheme – EU ETS) costituisce il maggior esempio di mercato regolamentato di quote di emissione a livello mondiale e funziona sul principio del cap and trade, ovvero viene stabilito un tetto (cap) alle emissioni e all’interno di tale soglia le imprese possono commercializzare(trade) le quote di emissioni.

A differenza del mercato regolamentato, che vincola esclusivamente i “grandi emettitori”, il mercato volontario può coinvolgere anche quelli piccoli e medi dando origine ad un ulteriore risparmio di emissioni di CO2 rispetto ai vincoli previsti dai trattati internazionali.

I mercati volontari consentono una maggiore flessibilità nello sviluppo di azioni e progetti di mitigazione che possono interessare altri meccanismi di controllo della concentrazione di gas serra come ad esempio il ricorso a energia prodotta da impianti idroelettrici o eolici, il recupero del metano dalle discariche, la realizzazione di piani di forestazione.

Carbomark appartiene a questa tipologia: è cioè un mercato volontario caratterizzato dalla dimensione territoriale “locale” e risponde a due principali sfide:

* sviluppare progetti di mitigazione che offrano crediti di carbonio duraturi e affidabili;

* contribuire a ridurre le emissioni su scala locale.

Le regole del mercato sono piuttosto semplici, anche se un importante lavoro di carattere scientifico e organizzativo si è reso necessario per garantire che i meccanismi di funzionamento del mercato e i suoi strumenti di gestione siano attendibili.

I crediti negoziati riguardano il contributo che le attività forestali offrono per la riduzione della concentrazione di anidride carbonica, promuovendo la realizzazione di progetti riferiti alla gestione forestale, al verde urbano e ai prodotti legnosi, oltre al biochar che viene considerato a livello sperimentale.

Tali crediti sono accuratamente verificati, sono reali, misurabili, duraturi e quindi riconosciuti come azioni di mitigazione, e per questo possono essere venduti.

Sono generati localmente, in Veneto e Friuli Venezia Giulia, e promuovono reali e concreti benefici socio-ambientali immediatamente percepibili e apprezzabili dalle comunità locali e dagli emettitori, che investono nel mercato proprio in virtù della prossimità geografica che caratterizza i siti di emissione e quelli di assorbimento.

Il mercato è una piattaforma nella quale vengono scambiati questi crediti di carbonio. All’interno della piattaforma interagiscono soggetti pubblici e privati che vendono questi crediti, e soggetti che li acquistano per compensare le proprie emissioni: aziende di piccole e medie dimensioni, società di servizi, multiutility. I primi rappresentano l’offerta, i secondi la domanda: questi sono gli attori del mercato.

Carbomark prevede inoltre tutti gli strumenti che servono per il corretto funzionamento delle transazioni, compresi i protocolli per l’implementazione dei progetti di stoccaggio del carbonio, i contratti d’acquisto, i meccanismi di adesione e di partecipazione al mercato.

L’incontro tra la domanda e l’offerta viene gestito dai Kyoto Observatory, uno per ciascuna regione, che esercitano un ruolo di organizzazione e promozione del mercato.

La definizione dei prezzi delle quote in Carbomark è legata alla dinamica del mercato e all’andamento internazionale delle borse che scambiano crediti di carbonio.

Le aziende produttive che giocano il ruolo di “emettitrici”, anche semplicemente attraverso il loro consumo di energia, possono ridurre l’impatto ambientale derivante dalla loro attività promuovendo l’assorbimento della CO2 e lo stoccaggio del carbonio, compensando le proprie emissioni e favorendo azioni di “mitigazione” del clima. Le imprese che decidono di partecipare volontariamente al mercato Carbomark si assumono l’onere di effettuare un bilancio accurato delle proprie emissioni e di sottoscrivere degli impegni vincolanti che implicano la riduzione di tali emissioni nel medio periodo (5 anni). Il bilancio delle emissioni aziendali viene effettuato secondo i principi del carbon footprint, che calcola il quantitativo di CO2 emesso in un anno associato a un prodotto, a un processo o a un servizio. La valutazione fa riferimento allo standard internazionale UNI EN ISO 14064-1, 2, 3.

Quindi, il mercato Carbomark permette all’impresa di compensare, attraverso l’acquisto di crediti di carbonio, una parte delle proprie emissioni.

A fronte degli impegni di cui le imprese si fanno carico per partecipare al mercato, esse possono dimostrare e rendere pubblica la propensione ad operare per la mitigazione dell’impatto ambientale determinato dai propri processi produttivi grazie all’utilizzo del logo Carbomark. Il logo rappresenta un’operazione di marketing ambientale e territoriale positiva e consente di trasmettere al pubblico un messaggio di rispetto e sensibilità ambientale, rendendo immediatamente riconoscibile il proprio impegno.

CARBOMARK – IMPROVEMENT OF POLICIES TOWARD LOCAL VOLUNTARY CARBON MARKETS FOR CLIMATE CHANGE MITIGATION – LIFE07 ENV/IT/000388
http://www.carbomark.org/